Souloncology

Oltre la malattia

Sima: “Italia prima in Europa per morti da smog”

| 0 commenti

31 gennaio 2023 – In Italia 72 città sono risultate fuorilegge nel 2022 per salute umana in relazione alla quantità di polveri sottili Pm10 avendo superato il limite raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come media annuale di 20 microgrammi per metro cubo di aria. E’ questo il commento della Società italiana di medicina ambientale (SIMA), al rapporto di Legambiente “Mal’aria di città 2023: cambio di passo cercasi” sull’inquinamento atmosferico in 95 centri.

Per il Pm10, particolato prodotto in prevalenza dal riscaldamento, sarebbero solo 23 su 95 (il 24% del totale) le città che non hanno superato la soglia di 20 µg/mc. Secondo Legambiente, alcune città devono lavorare di più per ridurre le loro concentrazioni di inquinanti e adeguarsi ai nuovi limiti stabiliti dall’Unione europea, che entreranno ufficialmente in vigore il 1 gennaio 2030 (20 µg/mc da non superare per il Pm10, 10 µg/mc per il Pm2.5, 20 µg/mc per l’NO2). Limiti che tuttavia sono meno rigidi di quelli dell’Oms. Secondo l’associazione, “la tendenza di decrescita dell’inquinamento è troppo lenta, esponendo le città a nuovi rischi sanitari e sanzioni”. Le città più distanti dall’obiettivo previsto per il Pm10 “dovrebbero ridurre le proprie concentrazioni tra il 30% e il 43% entro i prossimi sette anni, ma stando agli attuali trend di riduzione registrati negli ultimi 10 anni (periodo 2011-2021, dati Ecosistema Urbano), potrebbero impiegare mediamente altri 17 anni per raggiungere l’obiettivo, ovvero il 2040 anziché il 2030. Città come Modena, Treviso, Vercelli – spiega ancora Legambiente – potrebbero metterci oltre 30 anni. Anche per l’NO2 la situazione è analoga e una città come Catania potrebbe metterci più di 40 anni”.

Lascia un commento

I campi obbligatori sono contrassegnati con *.