14 aprile 2022 – Nel periodo gennaio-novembre 2021 la spesa farmaceutica per acquisti diretti (o ospedaliera) sfora il tetto programmato del 7,65%. Cala invece, rispetto al 2020, la spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del servizio sanitario nazionale. È quanto emerge dal monitoraggio dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) relativo ai dati di spesa dei primi undici mesi del 2021.
Nel periodo gennaio-novembre 2021, la spesa farmaceutica complessiva, a livello nazionale, si è attestata a 17.809,4 milioni di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (16.445 mln) pari a 1.364,4 mln, corrispondente a un’incidenza percentuale sul Fondo sanitario nazionale (Fsn) provvisorio 2021 del 16,08%. La spesa farmaceutica per acquisti diretti sfora il tetto programmato del 7,65% – al netto dei payback vigenti e dei fondi per gli innovativi non oncologici e innovativi oncologici – di 1.909,7 milioni di euro (registrando un’incidenza del 9,37%). In calo invece, rispetto al 2020, la spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Ssn – calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche – che si è attestata a 6.914,9 mln di euro, evidenziando una considerevole diminuzione rispetto a quello dell’anno precedente (-53,3 milioni di euro).