Roma, 1 settembre 2015 – In dieci anni la pillola contraccettiva ha evitato oltre 200.000 casi di tumore dell’utero. E’ quanto sostiene una ricerca inglese dell’’Università di Oxford pubblicato su Lancet Oncology. Analizzando i dati di 36 lavori precedenti su un totale di oltre 27.000 donne, gli scienziati hanno anche stimato che tra il 1965 e il 2014 400.000 casi di cancro endometriale sono stati evitati. Nel 2008 lo stesso team di studiosi aveva dimostrato la capacità di dimezzare il rischio di tumore all’ovaio in un arco di 15 anni. In entrambi i casi, la protezione può durare per più di 30 anni, quindi molto tempo dopo che le donne hanno smesso di usare contraccettivi. Ciò significa che le 70enni che hanno preso la pillola in gioventù stanno ancora godendo della sua protezione, dice Valerie Beral, autore principale del nuovo studio. “Anche le attuali 50-60enni che hanno preso la pillola – prosegue l’esperta – hanno meno probabilità di ammalarsi di cancro rispetto alle donne che non l’hanno assunta, e maggiore è il periodo di tempo di assunzione, minori le probabilità di malattia. E’ ora di iniziare a dire che questo medicinale non serve solo a prevenire la gravidanza, che è il motivo per cui le persone lo prendono, ma con la sua assunzione si hanno meno probabilità di ammalarsi di cancro rispetto alle donne che non prendono la pillola”.
Tumore dell’utero: grazie alla pillola contraccettiva -200.000 casi in 10 anni
1 Settembre 2015 | 0 commenti