Roma, 4 febbraio 2014 – Nasce la Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro. È presentata oggi in occasione della Giornata mondiale contro il Cancro, a Strasburgo, con la partecipazione del Commissario Europeo per la Salute, Tonio Borg.
Il documento è realizzato grazie ad una forte alleanza tra associazioni di pazienti (European Cancer Patients Coalition – ECPC) ed esperti in ricerca, innovazione e advocacy del “pianeta cancro” (European Cancer Concord – ECC), con il sostegno condiviso dell’Associazione degli Europarlamentari contro il cancro (MAC). La Carta è una vera e propria chiamata alle armi delle istituzioni europee e nazionali per un impegno concreto nell’affrontare l’epidemia di cancro che colpisce l’Europa e che porterà alla morte di 1 malato ogni 10 secondi nei prossimi 20-25 anni. In Italia nel 2013 sono state registrate 366milanuove diagnosi e 173mial decessi. L’Italia ha contribuito concretamente alla redazione della Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro grazie al lavoro della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO) e dell’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (AIMaC). “La Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro è uno Statuto del Paziente che punta a risolvere le diseguaglianze che le persone affette da neoplasie affrontano ogni giorno in Europa, principalmente legate a status socioeconomico, età anagrafica, accesso a cure di qualità e mancanza di un Piano Oncologico Nazionale” ha affermato Francesco de Lorenzo, membro ECC e Presidente dell’ECPC (European Cancer Patient Coalition) e della FAVO. “Il cancro pesa sull’economia di tutto il mondo per un valore complessivo che sfiora i 1.000 miliardi di Euro, cosa che ne fa la malattia numero 1 in termini di prosciugamento delle risorse finanziare globali. Questa inedita partnership porterà, ci auguriamo, dei reali benefici al paziente malato di cancro”, ha aggiunto. “Ci impegneremo su tutti i fronti affinché la Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro abbia la più ampia diffusione possibile – ha dichiarato Elisabetta Iannelli, Vice Presidente di AIMaC e Segretario della Fondazione Insieme contro il cancro – affinché diventi il punto di partenza di un reale cambiamento nell’Unione Europea, e venga così assicurato ad ogni cittadino il diritto ad uno standard ottimale di cura in ogni nazione.” “E’ importante – ha concluso Iannelli – che le associazioni dei pazienti e le società scientifiche sottoscrivano e diffondano questo vero e proprio manifesto a tutela delle persone malate di cancro”.