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Vaccini: appello a fragili e sanitari, “urgente fare anti Covid e influenza”

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“Sei vulnerabile” a Covid e influenza? “Vaccinati”. Un appello congiunto di Oms (Organizzazione mondiale della sanità) Europa, Commissione Eeropea ed Ecdc (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) invita le categorie chiamate ad aderire alle campagne vaccinali in vista della stagione fredda a proteggersi, facendo al più presto i richiami contro entrambe le infezioni respiratorie “per salvare vite” e “prevenire o mitigare l’impatto” dei virus che co-circoleranno. “Stiamo lanciando un messaggio chiaro e urgente – evidenziano le 3 istituzioni in una nota – Questo autunno dobbiamo lavorare insieme per prevenire l’eccesso di mortalità, proteggendo le persone più a rischio nelle nostre comunità: chi ha patologie di base, gli immuno-compromessi, gli anziani e le donne incinte”. L’appello a vaccinarsi, puntualizzano, “vale anche per gli operatori sanitari più esposti al rischio di contagio, e che devono proteggere i propri pazienti”.

“Mentre si va verso l’inverno, le persone che rimangono non protette contro Covid e influenza stagionale – soprattutto quelle più vulnerabili e a rischio – dovrebbero accettare qualsiasi offerta di vaccinazione”, evidenziano Oms Europa, Ecdc e Commissione europea. Le stagioni autunno e inverno dell’anno scorso “sono state imprevedibili”, ricordano. “Lo scorso inverno, gli impatti cumulativi di influenza, Covid e virus respiratorio sinciziale (Rsv) hanno colpito più duramente i giovanissimi e gli anziani. I reparti pediatrici e le terapie intensive hanno sentito l’impatto e si è osservato un eccesso di mortalità. Anche se il quadro ora può sembrare più tranquillo” l’invito è a proteggersi. L’Oms Europa raccomanda ai Paesi di “rendere facilmente accessibili” entrambe le vaccinazioni. Oltre il 90% dei decessi segnalati per Covid è fra gli over 65. Ma nonostante questo i dati che arrivano dai 53 Stati membri di Oms Europa mostrano che “meno di due terzi (63%) di questo gruppo ha ricevuto la prima dose booster anti-Covid e, cosa preoccupante, solo il 29% ha ricevuto la seconda”.

L’attenzione ora “deve concentrarsi su quando i vulnerabili hanno ricevuto l’ultima dose”, continua l’Oms, perché “la raccomandazione è che ai gruppi prioritari venga offerta una dose aggiuntiva 6-12 mesi dopo l’ultima, a seconda del loro livello di rischio”. Covid e influenza, evidenzia Hans Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa, “rimangono malattie gravi in particolare per i più vulnerabili, compresi coloro che non hanno completato i cicli di vaccinazione. Ho tre punti principali da sottolineare. In primo luogo, disponiamo di vaccini efficaci e, per le persone infette da Covid, di un trattamento efficace per gestire i sintomi. I Paesi non dovrebbero ritardare la fornitura delle dosi di richiamo anti-Covid nella previsione di avere accesso a vaccini nuovi o aggiornati, la cui disponibilità su larga scala potrebbe richiedere tempo. In secondo luogo la sorveglianza per Covid, compresa quella delle acque reflue per Sars-CoV-2, rimane fondamentale, perché se non riusciamo a rintracciare il virus operiamo nell’oscurità. Infine, dobbiamo concentrarci anche sulla qualità dell’aria nei luoghi chiusi e sulla ventilazione mentre ci avviciniamo ai mesi più freddi. Misure efficaci su questo possono fare molto per prevenire l’infezione e salvare vite umane”.

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