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Covid: Fiaso, – 3,7% di pazienti ricoverati in una settimana

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10 febbraio 2022 – In una settimana il numero dei pazienti Covid ricoverati è diminuito del 3,7%. Scende lentamente la curva delle ospedalizzazioni nei reparti Covid. E’ quanto rileva la Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) negli ospedali sentinella dell’8 febbraio. Sono stati conteggiati 2.025 pazienti rispetto ai 2.103 del 1 febbraio. Nei reparti ordinari la diminuzione dei pazienti si attesta al 3,3% (il totale dei pazienti passa da 1.908 a 1.845). Il calo è più consistente nelle terapie intensive dove il numero dei pazienti si riduce del 7,7% rispetto alla settimana precedente (da 195 del 1 febbraio a 180 dell’8 febbraio).

Nei reparti, sia quelli ordinari sia le terapie intensive, si assiste a un fenomeno nuovo: da circa un mese diminuiscono significativamente i pazienti ricoverati “Per Covid” ovvero i soggetti che hanno sviluppato la tipica polmonite da Covid con sintomi respiratori ed è proprio questo dato che contribuisce a far scendere la curva delle ospedalizzazioni. In un contesto di complessiva diminuzione dei casi Covid c’è, però, un elemento che va in controtendenza: crescono i ricoveri “Con Covid” ovvero quei pazienti che arrivano in ospedale per curare altre patologie, dalla frattura al problema urologico, e vengono trovati positivi al tampone pre-ricovero e costituiscono attualmente il 39% dei ricoverati. “Il monitoraggio dei pazienti “Per Covid” e “Con Covid” ci consente di avere il polso autentico della pandemia – dichiara il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore -. I ricoveri di pazienti positivi si stanno riducendo complessivamente ma quello che stiamo osservando negli ospedali è un fenomeno nuovo: da un lato, diminuiscono in maniera significativa gli accessi ai pronto soccorso di pazienti. “Per Covid” con i sintomi respiratori e polmonari ed è il segnale che la pandemia è in fase di arretramento. Dall’altro lato, però, arrivano in ospedale molti più soggetti che al momento del tampone pre-ricovero risultano positivi al virus: si tratta di pazienti con traumi, con scompensi cardiaci, con patologie urologiche, neurologiche, pazienti che devono essere sottoposti a intervento chirurgico e che in ospedale ci vengono per curare proprio queste malattie e non il Covid, che rappresenta un referto incidentale. Siamo di fronte a una sorta di “normalizzazione” dell’epidemia: il virus continua a circolare e a infettare ma, in virtù dell’alta percentuale di soggetti vaccinati, non provoca la malattia.

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