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Cancro al colon-retto, approvata in Europa la prima terapia target

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Circa il 10% dei pazienti con tumore metastatico presenta la mutazione BRAF V600E. Da oggi per loro esiste una possibilità di trattamento mirato in grado di aumentare la sopravvivenza, grazie alla combinazione di encorafenib e cetuximab.

I pazienti europei con tumore del colon-retto metastatico che presentano una mutazione nel gene BRAF (BRAF V600E) hanno una possibilità di cura in più. La Commissione europea ha infatti dato via libera alla prima terapia mirata per questo tipo di neoplasia: la combinazione di due farmaci, encorafenib e cetuximab. L’approvazione riguarda i pazienti adulti che hanno già ricevuto una precedente terapia sistemica.

Il tumore del colon-retto con mutazione di BRAF
Il tumore del colon-retto è il secondo più frequente nella popolazione italiana. Nel 2019, ci sono stati 49 mila nuovi casi, mentre 480 mila persone vivono con una diagnosi pregressa. Si stima che tra l’8% e i 12% chi ha un tumore avanzato o metastatico presenti mutazioni BRAF, considerate un fattore di prognosi sfavorevole per questi pazienti. La mutazione V600E è la più frequente tra le mutazioni BRAF e il rischio di mortalità di chi la presenta è più che raddoppiato rispetto ai pazienti senza mutazioni BRAF.

“L’approvazione è un importante traguardo per i pazienti con tumore del colon-retto metastatico con mutazione BRAFV600E e per i medici che devono trattare questa devastante malattia perché, fino ad oggi, non esistevano terapie approvate in Europa per questa popolazione di pazienti”, ha dichiarato Fortunato Ciardiello, Ordinario di Oncologia Medica all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli: “Il nuovo regime di combinazione encorafenib e cetuximab cambierà il modo di trattare questi pazienti, con la possibilità di ritardare la progressione della malattia e prolungare le loro vite”.

Lo studio Beacon CRC
La decisione europea (che segue l’opinione positiva del Committee for Medicinal Products for Human Use del 30 aprile 2020) si basa sui risultati dello studio di fase 3 BEACON CRC, il primo e unico studio randomizzato di fase 3 disegnato per valutare una combinazione di terapie target nel tumore del colon-retto metastatico con mutazione BRAFV600E. “I dati – ha spiegato Ciardiello – hanno mostrato che encorafenib in combinazione con cetuximab ha significativamente migliorato la sopravvivenza globale in pazienti con tumore del colon-retto metastatico con mutazione BRAFV600E (mediana 9,3 mesi vs 5,9 mesi, ndr.) e ha ridotto il rischio di morte del 40%, rispetto al braccio di controllo trattato con cetuximab e un regime contenente irinotecan”. Inoltre, la combinazione ha offerto un migliore tasso di risposta obiettiva rispetto al braccio di controllo (20% vs 2%). Encorafenib e cetuximab hanno dimostrato in questo studio un profilo di sicurezza ben tollerato senza tossicità inaspettate: gli eventi avversi più comuni di ogni grado (> 25%) erano stanchezza, nausea, diarrea, dermatite acneiforme, dolore addominale, perdita di appetito, eruzione cutanea e vomito.

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