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Cancro: in 40 anni calata del 3% la mortalità dei giovani

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Roma, 4 marzo 2020 – In 40 anni la mortalità per i tumori, che colpiscono tra i 15 e 39 anni, è calata. E’ scesa dall’8,3% del decennio 1975-1984 al 5,4% del 2005-2011. Per alcune forme di cancro come quelle al colon-retto, ossa, sarcoma, vescica e cervice uterina il miglioramento è stato invece meno marcato. E’ quanto ha dimostrato uno studio dell’Università di Oxford pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute. Negli ultimi decenni le terapie oncologiche di adolescenti e giovani adulti sono cambiate molto e hanno portato a importanti miglioramenti nel tasso di sopravvivenza. Il dato più significativo nel calo della mortalità si è avuto per linfomi di Hodgkin e non-Hodgkin, leucemie, melanoma, tumori di seno, rene e sistema nervoso centrale: sono i tumori più diffusi nei bambini e sui quali si è focalizzata buona parte della ricerca oncologica negli ultimi anni. In particolare il tasso di mortalità a 5 anni nei giovani adulti sopravvissuti alla leucemia è sceso dal 25% al 5% in circa 40 anni. Consistente il calo anche per linfoma e tumori del sistema nervoso centrale, che avevano uno dei tassi di mortalità più alto. Anche se i miglioramenti più forti si sono avuti nei bambini e negli anziani, questi risultati indicano, secondo i ricercatori, che la sopravvivenza è aumentata anche per i giovani adulti e che per questi pazienti va migliorata la sorveglianza a lungo termine.

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