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Allarme caldo: i consigli dell’OMS

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Roma, 1° agosto 2018 – Il grande caldo di questi giorni non dà tregua e bisogna stare attenti a non abbassare la guardia. Le afose giornate estive, infatti, rischiano di compromettere ulteriormente la salute di chi è colpito da malattie cardiovascolari, respiratorie, renali o mentali. È l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a mettere sull’attenti: “I professionisti medici e le autorità sanitarie pubbliche devono essere preparate ad affrontare le ondate di calore estive e le possibili conseguenze sulla salute dell’esposizione al calore”. Ogni anno infatti, le alte temperature influiscono sulla salute di molte persone, in particolare degli anziani, dei neonati, di coloro che lavorano all’aperto e di malati cronici. Tuttavia, “gli effetti avversi sulla salute causati dal caldo sono ampiamente prevenibili attraverso buone pratiche”. Innanzitutto, quando fa molto caldo, è importante mantenere calma e sangue freddo, “perché anche stati di ansia e agitazione possono aumentare le vampate di calore”. Per mantenere casa fresca, “apri le finestre di notte per rinfrescare l’appartamento ma durante il giorno usa le persiane o serrande”. Fare spesa, sistemare il balcone, andare a trovare un amico: meglio evitare di fare queste e altre attività durante l’ora più calda della giornata e “se necessario, passare 2-3 ore del giorno in un luogo fresco, come un edificio pubblico con aria condizionata”. Fondamentale poi mantenere il corpo fresco e idratato, usare abiti leggeri e larghi, fare docce o bagni freschi, bere regolarmente evitando alcol e caffeina. In caso di “capogiri, debolezza, ansia, sete intensa o mal di testa, spostati il più presto possibile in un luogo fresco e misura la temperatura corporea. Bevi acqua o succo di frutta per reidratare”. In caso di spasmi muscolari bevi soluzioni di reidratazione orale contenenti elettroliti e chiedi aiuto se i crampi termici durano più di un’ora. Infine, ricorda l’Oms, “mentre ti prendi cura di te, pianifica di controllare familiari, amici e vicini che trascorrono molto del loro tempo da soli. Se qualcuno che conosci è a rischio, aiutalo a ricevere consigli e supporto”.

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