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Studio: l’obesità spegne il senso del gusto

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Roma, 22 marzo 2018 – L’obesità riduce il numero delle papille gustative sulla lingua, ‘spegnendo’ il senso del gusto. Lo ha scoperto uno studio sui tupi, condotto dalla Cornell University e pubblicato su ‘Plos Biology’. I ricercatori hanno evidenziato che le cavie obese hanno circa il 25% in meno di papille gustative rispetto agli esemplari sani. Precedenti studi avevano dimostrato che l’aumento di peso può ridurre la sensibilità al sapore del cibo e questo effetto può essere invertito quando si perdono i chili di troppo. Ora il nuovo lavoro ha mostrato che l’infiammazione provocata dall’obesità ‘taglia’ effettivamente il numero di papille gustative presenti sulla lingua dei topi. Ogni papilla gustativa è composta da 50 a 100 cellule ed è impegnata a percepire i 5 sapori principali, ossia salato, dolce, amaro, acido e umami. A metà degli animali è stata data una dieta con il 14% di grassi, e all’altra metà una dieta con il 58% di grassi; dopo 8 settimane i topi del secondo gruppo avevano acquistato oltre un terzo del loro peso e perso un quarto delle papille gustative. “Questi risultati – spiega Robin Dando, co-autore della ricerca – potrebbero indicare nuove strategie terapeutiche per alleviare la disfunzione del senso del gusto nelle popolazioni obese”.

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