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Studio UK: 2/3 dei pazienti diffida dei farmaci, colpa anche del bugiardino

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Roma, 23 giugno 2017 – I foglietti illustrativi dei farmaci andrebbero scritti in modo più chiaro per i pazienti. Dovrebbero essere messi più in luce gli effetti positivi e dare invece meno enfasi agli effetti collaterali. Lo afferma un rapporto della Academy of Medical Sciences britannica, secondo cui due terzi delle persone si fida più dell’indicazione di parenti o amici che di quella del medico. I ‘bugiardini’, scrivono gli esperti della Academy, un panel indipendente di medici e scienziati, sono troppo focalizzati sui potenziali effetti collaterali dei farmaci e non abbastanza sui benefici. “Ad esempio il foglietto di una scatola di paracetamolo afferma che tra i possibili effetti collaterali ci sono la pancreatite o l’epatite – spiega John Tooke, direttore del panel -, tuttavia non c’è informazione su che cosa siano queste malattie, o quanto grande sia il rischio di contrarle nella realtà”. Il risultato della disaffezione, spiega il rapporto per cui sono stati intervistati 2mila tra pazienti e medici, è che il 63% dei primi e ben l’83% dei secondi non si fida delle indicazioni, mentre nel caso dei pazienti i due terzi tendono a basarsi sulle indicazioni di amici e parenti.

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