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Vaccini, per un italiano su 5 non sono sicuri

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Roma, 16 febbraio 2017 – Il 20% degli italiani sostiene che i vaccini non sia sicuri. Si tratta di una percentuale alta ma comunque inferiore a quella riscontrata in altri Paesi dell’Unione Europea. In Francia, per esempio, ben il 41% dei cittadini non si fida di questi presidi sanitari. E’ quanto afferma il Vaccine Confidence Project in cui dati sono stati presentati ieri durante una conferenza organizzata dalla Commissione europea a Bruxelles. Secondo gli esperti, questo crescente scetticismo in Europa rallenta l’azione per debellare malattie come il morbillo, rende le comunità più vulnerabili a patologie che ritornano, come la difterite, e sta diventando un problema sempre più importante per gli adulti, con i casi di parotite e pertosse che negli ultimi anni sono aumentati soprattutto nei soggetti con più di 15 anni. Secondo quanto emerso nel corso della conferenza, i vaccini sono sostanzialmente vittime del loro stesso successo: l’incidenza delle malattie si riduce e così si crede di poterne fare a meno. In base ai dati presentati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, dal 2000 al 2009 quasi 5 milioni di bambini europei sotto i due anni non sono stati vaccinati contro morbillo-parotite-rosolia. Una prassi che ha contribuito al picco recente di infezioni di morbillo negli adulti, con il 25% dei casi registrati tra il 2014 e il 2016 che ha colpito gli over 30.

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