Roma, 1 ottobre 2015 – “Deve essere chiaro che sulla sanità l’Italia non sta tagliando. Poi possiamo discutere su come spendere le risorse, fare indagini e ascoltare i medici”. E’ quanto ha affermato ieri dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante un question time della Camera, in merito al decreto ministeriale in materia di prescrizioni sanitarie. “Nel 2002 erano 75 i miliardi a disposizione del Fondo Sanitario Nazionale – ha ricordato il Premier -, nel 2013 erano 106, nel 2014 erano 109, quest’anno 110 e 111 il prossimo anno. Questa è la nostra base di partenza, sul resto confrontiamoci, ma non raccontiamo che si sta tagliando perché siamo in presenza dell’unico settore in cui c’è stato un aumento dei fondi del 40%. Il fatto che si debba investire nella sanità è oggettivo perché la gente invecchia e invecchiando cambia il modello di cui abbiamo bisogno. Sono d’accordo che dobbiamo cambiare qualcosa, se c’è da cambiare qualcosa, perché non dobbiamo dare l’impressione che i cittadini non abbiano il diritto alle cure”. Renzi ha infine sottolineato che “gli stessi medici hanno reso noto, attraverso alcune società scientifiche che, ad esempio molte risonanze magnetiche non sono necessarie e che su 64 milioni di visite specialistiche il 10% non è appropriato. In ogni caso da parte nostra c’è disponibilità totale al confronto”.
Renzi: “Nessun taglio al fondo sanitario e sull’appropriatezza pronti a cambiare”
1 Ottobre 2015 | 0 commenti