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Oltre la malattia

Tumori, dalla fibroina di seta un aiuto per i pazienti. “Risolve i problemi della pelle dopo le terapie”

Roma, 12 giugno 2014 – Infiammazioni, secchezza, ragadi, follicoliti, danni ungueali: sono solo alcuni degli effetti collaterali che affliggono la pelle dei pazienti sottoposti a trattamenti anticancro. Oggi, secondo una ricerca italiana, il 98% dei pazienti arruolati nello studio, senza farmaci, ma con la sola applicazione di uno speciale tessuto medicato a base di fibroina di seta, ha avuto un netto miglioramento della patologia. La buona notizia (61 su 100 hanno avuto la totale remissione dei disturbi, il 38% si sono dichiarati abbastanza soddisfatti) sarà diffusa domani a Roma nell’ambito del convegno Difendiamo la Pelle organizzato presso l’Ospedale San Camillo dall’associazione Il Corpo Ritrovato. “I problemi cutanei rappresentano un’ulteriore sofferenza per chi sta combattendo contro il cancro – afferma la professoressa Maria Concetta Pucci Romano docente di Terapie Speciali Dermatologiche all’Università Tor Vergata di Roma e Presidente de Il Corpo Ritrovato -. I nuovi medicinali chemioterapici e biologici, per aggredire la proliferazione del tumore, rallentano le funzioni biologiche della cute provocando così forti infiammazioni. La fibroina è morbida, liscia e non irrita la pelle garantendo una sua adeguata traspirazione. Inoltre promuove la sintesi del collagene e accelera la rigenerazione tissutale. Per tutti questi motivi può ripristinare il giusto equilibrio della cute, spesso rotto dai trattamenti anti tumorali. Gli indumenti in pura fibroina di seta medicata sono già utilizzati con grande successo nella cura di dermatiti e disturbi ginecologi come la candida”.

L’associazione scientifica ‘Il corpo Ritrovato’ da tempo è impegnata nella lotta ai problemi dermatologici di chi è colpito dal cancro (oggi in Italia vivono 2 milioni e 800 mila persone cui è stata diagnostica una neoplasia) e sottoposto a radioterapie, (oltre 110.000 ogni anno).  Per affrontare al meglio il problema, l’associazione ha messo a punto nuove Linee Guida per la gestione della tossicità cutanea nelle terapie antitumorali. “La possibilità di sopravvivere al cancro è una conquista e una realtà del nostro tempo – sottolinea Pucci Romano -. Le nuove terapie, specie i farmaci anti fattore di crescita (ANTI EGFR), hanno ridotto la mortalità in maniera significativa ma con alcuni effetti collaterali. La loro tossicità si esprime soprattutto a carico della pelle dove il fattore di crescita è molto espresso. Il danno cutaneo, molto evidente, contribuisce a peggiorare la qualità di vita del paziente oncologico, oltre a mettere a repentaglio la riuscita terapeutica se, per gli effetti collaterali, deve essere sospesa. Stesso discorso vale anche per la radioterapia. La radiodermite, infatti, è una sorta di eritema solare, ma molto più grave”. Al convegno, cui parteciperanno esperti responsabili dei nuovi ambulatori dedicati, vengono presentate le nuove linee guida per la gestione della tossicità cutanea. “Si tratta di uno strumento rilevante nella gestione clinica – sottolinea la professoressa Pucci Romano – che ci auguriamo possa essere diffuso e seguito a tutto vantaggio dei pazienti oncologici italiani. Più dell’80% di loro è, infatti, preoccupato circa la possibilità di conservare il proprio aspetto fisico e la propria vita di relazione. Per questo abbiamo preparato Difendiamo la Pelle: una breve guida per le tante domande che il paziente si pone, alle quali rispondere con tanti consigli utili e certificati per gestire i danni cutanei, comprese la perdita dei capelli e  le cicatrici chirurgiche”. “Va resa sempre più forte la collaborazione con gli oncologi – conclude Pucci Romano -. Solo operando a stretto contatto i diversi specialisti possono trovare soluzioni sempre più adeguate e ritagliate sulle specifiche esigenze delle persone malate”.

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