Souloncology

Oltre la malattia

I Donatori di Musica fra passione e gioia con Beethoven

Il 28 febbraio i Donatori di Musica con la pianista Sumiko Hojo hanno regalato ai pazienti del Presidio di Saronno un concerto di Beethoven, fra passione e gioia.


Perchè “Donatori di Musica”

Donatori di Musica è una rete di musicisti, medici e volontari, nata nel 2009 per realizzare e coordinare stagioni di concerti negli ospedali. L’esperienza emotiva ed umana dell’ascolto della musica dal vivo è un diritto di tutti, e in particolare di chi si trova ad affrontare situazioni critiche.

Ma i concerti dei Donatori di Musica non sono soltanto eventi culturali. I pazienti molte volte non riconoscibili dai volontari e dai familiari, l’intensa e vissuta musicalità degli artisti, gli applausi sgorgati dal cuore e dalle ombre più paralizzanti dei malati di tumore a ringraziamento del “mondo esterno” venuto in mezzo a loro a portare Musica, a portare Vita, non possono non colpire il bersaglio grosso dell’emozionalità, della partecipazione, dell’importanza dell’esserci.

È questo il sogno di Gian Andrea Lodovici , grandissimo critico musicale e producer discografico: un sogno che ha preso vita proprio mentre Gianandrea iniziava il suo ultimo viaggio, quello con la malattia nell’Oncologia di Carrara. E da quella Oncologia, nell’agosto 2007, è iniziata questa rivoluzione strisciante e imbarazzante nella sua semplicità e nella sua continuità. La musica vista non solo come un evento, ma presente con continuità: l’evento che diventa “sistema”.

L’obiettivo dei Donatori di Musica è di far avverare questo sogno in tante altre Oncologie, in tanti altri ospedali e strutture sanitarie, grazie alla straordinaria ed entusiasta generosità di centinaia di musicisti che già hanno dato la loro disponibilità. E fra le Oncologie, che con maggior entusiasmo hanno abbracciato e fatto propri sia il messaggio che la linea di Donatori di Musica, c’è quella di Saronno diretta dal Prof. Claudio Verusio (nella foto).

Le caratteristiche dei concerti dei Donatori di Musica sono:

– Continuità. I concerti sono sempre parte di stagioni regolari e continuative.
– Qualità. I concerti sono tenuti da musicisti con un’attività concertistica consolidata, per garantire una qualità analoga a quella delle “normali” stagioni concertistiche importanti.
– Empatia. I concertisti non si mettono il frac, e normalmente dialogano con il loro pubblico, presentando i brani e scegliendo un programma di facile ascolto. È previsto anche un momento conviviale dopo il concerto, perché i pazienti possano parlare e conoscere personalmente i musicisti, nell’ottica di un abbattimento delle barriere e delle distinzioni tra “malato e “sano”, tra “medico” e “paziente”.
– Nessuno scopo di lucro. I musicisti si esibiscono gratuitamente (è soltanto prevista l’ospitalità per una notte, qualora ce ne fosse l’esigenza, e il rimborso delle eventuali spese di viaggio). I concerti sono tutti ad ingresso gratuito e limitato ai pazienti, ai loro familiari e allo staff ospedaliero, così da non interferire con le stagioni concertistiche tradizionali.

Tutti possono diventare Donatori di Musica:
– Musicisti con attività concertistica già avviata.
Medici in grado di ospitare una stagione dei “Donatori di Musica” nella struttura sanitaria dove lavorano.
Volontari che collaborino all’organizzazione logistica dei concerti: in questa categoria rientrano anche albergatori, autisti, ristoratori, tipografi, fornitori e accordatori di pianoforte.
Sostenitori che vogliano fare una donazione (in denaro o in beni materiali) per supportare “Donatori di Musica”.
Per maggiori informazioni, visita il sito Donatori di Musica

PROGRAMMALUDWIG VAN BEETHOVEN FRA PASSIONE E GIOIASonata op. 53 ” L’aurora”

Sonata op. 57 ” Appassionata”

pianoforte: Sumiko Hojo

giovedì, 28 febbraio ore 17.00
Presidio di Saronno
Padiglione Marrone, 1° piano -Sala Soggiorno-

PERCHE’ UN PROGRAMMA DI MUSICHE DI LUDWIG VAN BEETHOVEN.

La vita di questo autore, uno fra i più grandi geni di tutta la Storia della Musica, è percorsa da una terribile tragedia, la peggiore per un musicista: la sordità! La malattia, che iniziò a manifestarsi quando egli aveva appena 26 anni, progressivamente diventò totale e lo accompagnerà lungo tutta la sua vita.

Nato a Bonn nel 1770 e morto a Vienna nel 1826, visse in un periodo di passaggio fra il Classicismo e il Romanticismo: due modi diametralmente opposti di porsi di fronte a ciò che quotidianamente accade, di guardare alla vita e all’arte. Il primo con uno sguardo fondato sulla ragione, sull’equilibrio, sulla razionalità; il secondo basato sul “sentire” interiore, quindi alimentato dalla passione e dal sentimento al di là di ogni equilibrio e di ogni riflessione puramente razionale. E il modo di comporre musica cambiava radicalmente e inesorabilmente!

In questo travaglio personale, storico e culturale, il nostro Ludwig seppe, però, sempre “navigare” con fiducia, adattandosi a tutti i cambiamenti che le sue vicende personali e il mondo circostante gli imponevano. Le onde tumultuose del suo animo, percosso da opposti sentimenti e passioni, non abbatterono mai in lui il volto buono della speranza.

La disperazione per il terribile destino, non gli impedì, infatti, di comporre lo stupendo Inno alla Gioia con cui si chiude la celeberrima Nona Sinfonia. Beethoven è, quindi, il musicista che più di ogni altro ci invita a sperare… e a sperare sempre…al di là di qualsiasi evento possa toccare la nostra vita: mai tirare ” i remi in barca”, mai arrendersi, mai abbattersi troppo…! ma piuttosto “spiegare le vele” della vita, malgrado tutto, e navigare con fiducia verso orizzonti luminosi e colmi di gioia!

E’ questa l’esortazione ed il messaggio che Ludwig van Beethoven ha voluto trasmetterci attraverso le due Sonate per pianoforte, “L’aurora” op. 53 e “Appassionata” op. 57, che la magistrale esecuzione di Sumiko Hojo ci ha consegnato.

La pianista giapponese, docente di Pianoforte al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, nel nostro Paese da molti anni e presente in gran parte d’Europa come concertista, è ormai da tempo attivissima fra i Donatori di Musica e attraverso i due capolavori beethoveniani, che ci ha proposto, ha voluto condividere con tutti gli ospiti del reparto di Oncologia dell’Ospedale di Saronno un momento di gioia esortandoci a sperare e a sorridere sempre!

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