Roma, 29 maggio 2017 – Il consumo di carne rossa, sia la semplice fettina o bistecca sia carni più lavorate come salsicce e wurstel, è legato a maggior rischio di morire per nove diverse cause di morte, dal tumore all’ictus. Al contrario il consumo di carni bianche (ad esempio pollame) e pesce sembra ridurre il rischio di morte per varie cause. E’ quanto sostiene una ricerca condotta da Arash Etemadi, epidemiologo presso il National Cancer Institute di Bethesda, e pubblicata sul British Medical Journal. Gli esperti hanno seguito per 16 anni lo stato di salute di ben 536.969 persone di età compresa tra 50-71 anni all’inizio dello studio. Hanno usato dei questionari alimentari per stabilire cosa mangiasse e quanto spesso ciascun partecipante, poi hanno registrato tutti i decessi intercorsi nel tempo e le cause di morte. Il campione è stato diviso in cinque gruppi in base al consumo di carni. È emerso che coloro che – nel campione – mangiavano più carne rossa in assoluto, avevano un rischio di morte del 26% maggiore rispetto a coloro che mangiavano meno carne rossa in assoluto, indipendentemente dal tipo di carne rossa consumata. Consumare tanta carne rossa è associato a un aumento di rischio di morire di cancro, problemi cardiaci, malattie respiratorie, ictus, diabete, infezioni, Alzheimer, malattie di reni e di fegato. Al contrario, consumare carni bianche e pesce è risultato legato a un rischio di morte inferiore del 25%.
Carne rossa aumentano il rischio di morte per 9 malattie
29 Maggio 2017 | 0 commenti