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Oltre la malattia

Emilia Romagna, solo il 40% degli under15 pratica sport. Sergio Floccari: L’attività fisica è segreto di benessere

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Sassuolo, 26 marzo 2015  – Movimento? No grazie! Sembra essere questo lo stile di vita degli adolescenti emiliani: solo il 40% svolge, infatti, attività fisica con regolarità e costanza. Bocciate le femmine (soltanto il 32% è attivo) e rimandati i maschi (48%). Sono dati allarmanti, perché chi svolge attività fisica ha il 30% di probabilità in meno di sviluppare un tumore rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario. Ecco perché diventa fondamentale informare gli adolescenti sull’importanza della prevenzione, con la collaborazione dei più importanti testimonial  della Serie A. è questo il concetto chiave del progetto “Non fare autogol”, promosso da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano),  della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e dell’FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana). La nona tappa della quinta edizione della campagna itinerante va in scena questa mattina al Liceo “Formiggini” di Sassuolo, dove Sergio Floccari, attaccante del Sassuolo, diventa “professore per un giorno” per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni.

“È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Floccari –: troppo spesso gli anni della scuola coincidono con alcune cattive abitudini, ma sui banchi si possono e si devono apprendere anche nozioni legate alla salute, al benessere e agli stili di vita sani”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – hanno spiegato il dott. Luigi Cavanna, Coordinatore Regionale AIOM Emilia Romagna e il dott. Gabriele Luppi dell’Oncologia Medica del Policlinico di Modena –: l’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili. Ecco il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport, del calcio in particolare, per veicolare importanti valori e messaggi di salute”. Un progetto che coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio “Tour della prevenzione” in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Il cancro colpisce di più le regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: in Emilia Romagna nel 2010 si sono registrati 21.221 nuovi casi di tumore con 9.361 decessi – hanno aggiunto il dott. Cavanna e il dott. Luppi  -. Nel 2014, in Italia, si sono registrati 365.500 nuovi casi (erano 366.000 nel 2013) e le percentuali di guarigione sono in miglioramento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti di sensibilizzazione”.

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