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Ricerca: Lorenzin, “Paradosso italiano cervelli creativi e fondi inadeguati”

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Roma, 22 giugno 2016 – “I nostri ricercatori sono tra i primi al mondo per genio e capacità produttive, ma ancora lontani dalle prime posizioni per strutture, finanziamenti e quadro normativo. È il paradosso italiano in tema di ricerca. Alle potenzialità e alla creatività dei nostri cervelli non corrisponde, purtroppo, un adeguato supporto economico da parte delle istituzioni”. E’ quanto ha affermato ieri il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “La percentuale del PIL che l’Italia destina alla ricerca è insufficiente e carente soprattutto se comparata agli altri Paesi dell’Unione Europea. Sarà necessario porre rimedio a questo ‘gap’ per ridare competitività e visibilità al nostro Paese. La soluzione passa necessariamente da un intervento sull’assetto strutturale complessivo del Paese – ha aggiunto la Lorenzin -. Il nostro obiettivo ultimo è quello dell’innovazione terapeutica e della effettiva disponibilità dei nuovi farmaci e di tecnologie innovative per i pazienti che ne hanno bisogno. Un obiettivo non facile da raggiungere per il nostro Paese, che già sconta problemi sempre in ambito strutturale di antica data, aggravati dai recenti anni caratterizzati da una prolungata crisi economica che ha avuto effetti evidenti sulla disponibilità di risorse da dedicare a questo importante settore”.

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