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Appello all’Europa: “l’obesità sia riconosciuta come malattia cronica”

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Roma, 19 maggio 2016 – L’obesità deve essere riconosciuta come una patologia cronica a livello europeo. E’ questo l’obiettivo di un gruppo di Parlamentari di Strasburgo (di tutti gli schieramenti politici), della Società europea dell’obesità (EASO) e di alcune associazioni scientifiche nazionali. La decisione è stata presa ieri durante una riunione per la presentazione della Giornata Europea dell’Obesità, che si svolgerà il prossimo 21 maggio. I promotori ha sostenuto la necessità di una “dichiarazione scritta” che invita Commissione Europea e Consiglio d’Europa “ad agire in vista di un riconoscimento armonizzato, a livello europeo, dell’obesità come malattia cronica”. Si stima che il grave eccessi di peso colpirà, entro il 2030, il 50% dei cittadini europei e in molti Paesi, tra persone obese e sovrappeso, si raggiungerà il 90% della popolazione. Sulla necessità che le Istituzioni europee e il Governo italiano prestino la massima attenzione al tema dell’obesità si è espresso, infine, anche Walter Ricciardi, Presidente Istituto superiore di sanità. “Per la prima volta nella storia di questo Paese – ha ricordato – il Rapporto Osservasalute riscontra come l’aspettativa di vita degli italiani sia diminuita rispetto al passato: per gli uomini è stata di 80,1 anni nel 2015 rispetto agli 80,3 dell’anno precedente; analogo trend per le donne, con 84,7 anni contro 85,0. La colpa sta nella scarsa propensione degli Italiani alla prevenzione e nella poca attenzione verso uno stile di vita adeguato a ridurre il rischio delle malattie croniche non trasmissibili”.

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