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Allarme Clamidia: nell’ultimo decennio colpiti oltre 3,2 milioni di europei

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Roma, 9 marzo 2016 – Nel Vecchio Continente continuano ad aumentare i casi di Clamidia. Negli ultimi 10 anni ha interessato oltre 3,2 milioni di europei. I più colpiti sono i giovani e le donne e il loro numero è destinato ancora a crescere. E’ quanto sostiene l’European Center for Diseaes Control (Ecdc), che ha appena pubblicato le nuove linee guida sul controllo della malattia. Il tasso di infezioni è cresciuto del 5% tra il 2010 e il 2014, afferma il documento. Il 63% dei circa 400mila casi l’anno è diagnosticato tra i 15 e i 24 anni, e nel continente questa è l’unica malattia sessualmente trasmessa più diffusa fra le donne rispetto agli uomini. “La clamidia è facile da diagnosticare e da trattare con gli antibiotici – afferma Andrea Ammon, direttore dell’Ecdc -, ma può anche causare danni irreversibili agli organi riproduttivi femminili. Non c’è un vaccino disponibile e una volta guariti ci si può reinfettare. La malattia può essere controllata con la prevenzione e un trattamento efficace di chi è infetto e del partner”. Secondo il documento i singoli stati devono preparare un piano per il contrasto alla clamidia, che comprenda la sensibilizzazione sul tema, in previsione del piano mondiale che l’Oms dovrebbe adottare entro maggio di quest’anno.
10:41 09/03/2016

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