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Ricerca: dalla malaria una possibile cura per il cancro

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Copenaghen, 19 ottobre 2015 – Una proteina della malaria, infatti, sarebbe una bomba ad orologeria per disintegrare le cellule tumorali. A sostenerlo è l’équipe dell’Università di Copenaghen e della University of British Columbia. Secondo gli scienziati la proteina presente nel vaccino anti-malaria finisce per attaccare anche le cellule tumorali, liberandovi all’interno una tossina killer. In sostanza, la proteina avrebbe la potenzialità di funzionare come un vettore-bomba, dato che il carboidrato che il parassita della malaria attacca per entrare nella placenta delle donne in gravidanza è identico a uno presente nelle cellule tumorali. Il team ha ottenuto in laboratorio la proteina chiave, che abbinata a una tossina si è rivelata capace di individuare le cellule tumorali e di ucciderle. Per  il momento l’esperimento è stato condotto solo su cellule e su topi malati di tumore. La stime sono comunque delle migliori: la speranza è quella di arrivare ai test sull’uomo nei prossimi quattro anni, con l’augurio che i risultati positivi ottenuti finora sulle singole cellule e sugli animali possano condurre a nuove cure per una delle malattie più difficili da combattere.

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