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Oltre la malattia

Walking: i segreti di un’attività fisica a costo zero

Milano, 19 maggio 2014 – Ci sono i calciatori, i nuotatori, gli sciatori, ma avete mai sentito parlare dei “camminatori”? No? Eppure sono un esercito di persone, donne e uomini, di qualsiasi età che hanno deciso di mantenersi in forma con l’attività sportiva più spontanea e semplice. Le ragioni di una così imponente partecipazione sono, per la University of Massachusetts Medical School (che ha eseguito uno studio sull’argomento), essenzialmente dieci. Il walking rafforza cuore e polmoni, brucia i grassi in eccesso, tonifica i muscoli, rende più resistenti, rafforza il sistema immunitario, combatte la fragilità ossea, è un’attività anti stress, si può praticare sempre e dovunque, è poco costosa, ci avvicina alla natura. Ma per ottenere tutti questi benefici è necessario praticare questa attività con grande costanza e per almeno dieci – quindici ore alla settimana. È questa, infatti, la quantità di lavoro a bassa intensità necessaria per ottenere una protezione cardiovascolare superiore a quella di un sedentario. Importante la posizione, che deve essere eretta, senza dimenticare che il piede di chi cammina, a differenza di chi corre, compie una completa rollata, appoggiando per primo il tallone e quindi la punta. Evitate sia i passi troppo lunghi, che causano un eccessivo spreco di energia, sia quelli troppo corti, che riducono eccessivamente il vostro potenziale. A chi è consigliata? Innanzitutto a chi è in sovrappeso: cominciare a correre appesantiti dai chili di troppo sovraccarica eccessivamente le articolazioni di caviglia, ginocchio e anche. Ma anche a chi (di solito per problemi di età) non può svolgere sport impegnativi, per problemi all’apparato osteoarticolare o cardiorespiratorio.

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