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Oltre la malattia

Lo stile di vita che protegge il cuore

Ferrara, 22 aprile 2014 – Sono oltre 600 mila gli italiani che convivono con lo scompenso cardiaco, una condizione invalidante che si verifica quando il cuore non è più in grado di pompare una quantità sufficiente di sangue nell’organismo. Il 9, 10, 11 maggio tutta Europa celebrerà le Giornate dello Scompenso Cardiaco, per attirare l’attenzione su una vera e propria epidemia, con oltre 20 milioni di persone che vivono con questa patologia solo in Europa e negli Stati Uniti. Una sempre maggiore preoccupazione per la salute pubblica, se si considera che nella forma acuta, lo scompenso cardiaco è la più comune causa di ospedalizzazione per i pazienti con oltre 65 anni.

Anche quando si parla di scompenso cardiaco la parola d’ordine è ‘prevenzione’, a cui si aggiunge ‘stile di vita’ i cui pilastri sono indubbiamente alimentazione sana ed esercizio fisico. Roberto Ferrrari, professore ordinario di Cardiologia all’Università di Ferrara, nella sua città ha creato un Centro per lo Scompenso Cardiaco e per la Prevenzione e Trattamento Metabolico delle Malattie Cardiovascolari, che ha al suo interno una cucina: i consigli teorici su cosa mangiare quando si hanno patologie cardiovascolari vengono sempre dati, ma poi passare agli aspetti pratici è difficile. A Ferrara invece pazienti e familiari possono imparare a cucinare in modo sano. E in occasione delle Giornate Europee dello Scompenso Cardiaco è arrivato anche il contributo del grande chef italiano Gualtiero Marchesi, che ha creato alcuni piatti speciali dedicati appunto alla salute del cuore.

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