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Oltre la malattia

Invecchiamento, l’allarme in 50 segnali

Roma, 25 giugno 2013 – Le orecchie diventano più grandi, si preferiscono scarpe comode e la frase «ai miei tempi» ricorre spesso. La tecnologia diventa ostica, non si sopportano i pub rumorosi e il ”ciarpame passato in tv”. La senescenza sta cambiando.

Non c’e’ piu’ lo stereotipo della vecchiaia ‘pipa e pantofole’. I segnali chiave premonitori dell’invecchiamento, ovvero quando ci si sente vecchi ai giorni nostri, sono stati raccolti in una indagine condotta su 2.000 adulti di diverse fasce di eta’ in Inghilterra per una societa’ assicuratrice britannica molto rinomata, la Engage Mutual Assurance, come riporta il Telegraph. I sintomi a quanto pare sono in tutto 50. Fra i primi posti: sentire dolore mentre ci si piega, sentirsi rigidi, perdere i capelli mentre aumenta la peluria in altre zone. Ci si sente vecchi quando non si riesce (provando magari rabbia) ad usare la tecnologia dei tablet e le infinite opzioni degli elettrodomestici, come la tv digitale. Si invecchia quando, a malincuore, la moda non va piu’ bene perche’ i vestiti e le scarpe si preferiscono comodi, si indossa spesso il giacchetto per uscire di casa e gli occhiali al collo perche’ si perdono spesso. Ancora: addormentarsi avanti alla tv, bere molto te’, amore per il giardinaggio, cruciverba e puzzle e dare da mangiare agli uccelli in strada. Il 63% degli intervistati si rispecchia in questi sintomi anche se 8 su 10 pensano che la vecchiaia arriva quando ci sente vecchi e il 76% vorrebbe prolungare la giovinezza il piu’ possibile. Al 58% la vecchiaia infatti preoccupa, in particolare la perdita di memoria e le malattie. Il 43% teme la solitudine, il 52% di non riuscire piu’ a fare da solo le cose e, a 4 persone su 10, che i soldi non bastino per vivere.

 

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