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Tumori, pedalare e camminare aiutano ad affrontare la terapia

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Londra, 20 novembre 2012 – Andare in bici e camminare o, più in generale, fare attività fisica, aiutano i pazienti che soffrono di cancro ad affrontare le terapie a cui si devono sottoporre. È questo il risultato di una ricerca inglese condotta dall’Università di Bristol e diffusa dalla nota rivista scientifica The cochrane library, che vanta più di ottomila pubblicazioni. Lo studio ha preso in considerazione un campione di oltre 2.600 pazienti che soffrivano di tumore dividendoli tra sportivi e sedentari. Mentre le ricerche passate suggerivano come possibili fattori di aiuto l’assistenza psicologica, la terapia alimentare e l’agopuntura, quest’ultima evidenzia invece come pedalare e camminare aiutino a gestire e diminuire la fatica dei pazienti prima e dopo un trattamento. «Non ci aspettiamo che le persone corrano a lungo o facciano chilometri e chilometri in bicicletta» dice la ricercatrice Fiona Cramp a capo della ricerca. «Alcuni staranno meglio andando semplicemente a fare un po’ di jogging o con una piccola gita sulla due ruote. Il consiglio è quello di partire da un livello basso». «Le istituzioni dovrebbero considerare andare in bicicletta come un elemento essenziale della salute pubblica» dice il dottor Randy Rzewinicki dell’Ecf – European Cyclists’ Federation. «I benefici di andare in bici sono fenomenali. Le persone si sentono meglio, sono meno depresse o stanche e la loro produttività aumenta. Questo senza parlare della migliore reattività dei ciclisti quando si trovano ad affrontare malattie cardiovascolari, diabete e obesità». Secondo Rzewinicki anche i rischi connessi ai pericoli di pedalare, come l’esposizione all’inquinamento dell’aria, sono di gran lunga superati dai benefici che se ne ricavano.

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