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Oltre la malattia

Terapia dei tumori del colon-retto

La terapia di questo gruppo di tumori si differenzia a seconda della sede di insorgenza nei vari tratti dell’intestino

COLON

L’approccio terapeutico  fondamentale in tutti quasi gli stadi di malattia è rappresentato dalla chirurgia. La chirurgia può essere utile anche per impedire una occlusione o una perforazione intestinale anche in presenza di malattia a distanza.

Il tipo di intervento è rappresentato dalla resezione di una parte del grosso intestino  con ricongiunzione  (anastomosi) delle parti sane.

Per saperne di più:
AIMAC – Chirurgia cancro del colon – retto

A seconda dello stadio seguirà all’intervento una chemioterapia cosiddetta adiuvante che è guidata soprattutto dal numero di linfonodi contenenti cellule tumorali e dagli stadi più avanzati del tumore. Gli stadi di malattia avanzano dall’I al III da una invasione che parte dall’interno dell’intestino  per portarsi al suo esterno invadendo i vari strati della parete del viscere. Possono poi  invadere le strutture posti nelle immediate vicinanze della parete esterna del colon (ST.IV).

Molti farmaci combinati fra loro e molto schemi sono risultati utili al fine di limitare il rischio di ripresa locale e di metastasi a distanza. Un farmaco basilare è il 5-Fluorouracile ( in combinazione con acido folinico). Altri sono l’oxaliplatino, la capecitabina,l’irinotecano.

Anche vari farmaci biologici sono risultati efficaci e fanno parte dell’armamentario terapeutico.

Per saperne di più:
AIOM – La chemio dopo la chirurgia
PRI E-R Raccomandazioni sulla terapia adiuvante del tumore del colon-retto

RETTO

I tumori in stadio molto limitato ( St. I) possono essere operati anche per via endoscopica preservando così il retto stesso.

La problematica terapeutica nei tumori rettali in stadio II e III stadio richiede invece un approccio multidisciplinare che risponde a due scopi principali:  diminuire il rischio di recidiva e ridurre al massimo la possibilità di un ano artificiale permanente. Infatti il tumore rettale può arrivare  così vicino all’ano  da precludere un intervento conservativo.

La radio chemioterapia concomitante preoperatoria (o neoadiuvante)si prefigge proprio lo scopo di ridurre le dimensioni (downsizing) e ricondurre il tumore ad uno stadio meno avanzato ( downstaging). Dopo un trattamento iniziale si può avere una risposta patologica completa, vale a dire la scomparsa del tumore documentata con l’istologia. Questo a dimostrazione dell’efficacia di tale strategia di trattamento.

La riduzione del tumore fino alla scomparsa patologicamente dimostrata ha un valore predittivo della prognosi.

Per saperne di più:
Ministero della Salute – Trattamento radiante tumore colon-retto

Alcuni studi riportano che  la possibilità di recidiva locale con radio chemioterapia neoadiuvante sia ridotta di circa il 10% e le metastasi a distanza di  al fegato, in genere il primo organo interessato, del30-40% ( dati del German Rectal Cancer Study.Group).

Se la malattia è operabile la chirurgia seguirà la radio chemioterapia e potrà essere effettuato un intervento che si chiama escissione Totale Mesorettale o una Resezione Addomino Perineale o una Resezione Anteriore.

Per saperne di più:
AIMAC – Chirurgia cancro del colon-retto

Nel caso in cui la malattia non sia operabile la radio chemioterapia costituiranno da sole l’approccio terapeutico indicato.
La radioterapia comprenderà sia il retto che il linfonodi pelvici La chemioterapia concomitante ha come farmaco base il 5-Fluorouracicle.

ANO

I tumori che originano a livello anale sono l’insorgenza più rara rispetto agli altri.  Si differenziano come già detto sopra sia per l’istologia che per l’approccio terapeutico che in prima istanza, in stadi di malattia limitati o intermedi è rappresentato da sola radio-chemioterapia.  I risultati conseguibili sono molto buoni (circa 80% St.I e 65 % St.II) e inoltre  si ha la conservazione dello sfintere anale.

La radioterapia coinvolge la sede del tumore primitivo e i linfonodi di drenaggio. La chemioterapia è in genere costituita da 5-fluorouracile  e mitomicina C o cisplatino. Le eventuali riprese di malattia a livello del tumore primitivo possono essere sottoposte a chirurgia.

Gli effetti collaterali delle varie terapie dei tumori del colon-retto e dell’ano variano moltissimo a seconda dell’approccio terapeutico utilizzato e del tratto intestinale interessato dal tumore. Nei casi sottoposti a chemioterapia e radioterapia concomitanti si sommano gli effetti indesiderati di entrambe le terapie che comunque  compaiono soprattutto nella fase di terapia o subito dopo la sua fine per poi scomparire del tutto.

Gli effetti collaterali della radioterapia sono minimizzati dalla applicazione delle tecniche più moderne: radioterapia conformazionale tridimensionale e radioterapia con intensità modulata del fascio.

Per saperne di più:
Ministero della Salute – Carcinoma epidermoide dell’ano

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