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Oltre la malattia

Allattare al seno? Si può!

Alle donne sopravvissute a un tumore della mammella non dovrebbe essere negata l’opportunità di allattare al seno i propri figli. Questo è quanto sostiene un gruppo di ricercatori belgi, che ha presentato i risultati di una nuova ricerca al 35esimo Congresso dell’European Society for Medical Oncology (ESMO) in corso a Milano.


Secondo i ricercatori non esiste alcuna evidenza scientifica che dimostri che l’allattamento al seno sia pericoloso per il bambino o per la madre, dopo che questa è stata sottoposta a una terapia contro il cancro. “È un peccato che alle donne sia negata l’opportunità di sperimentare una maternità normale e ai neonati sia negato il beneficio eterno dell’allattamento a causa dei timori non basati su evidenze”, ha dichiarato l’autore dello studio Hatem Azim del dipartimento di Oncologia Medica del Jules Bordet Institute di Bruxelles.
Nel loro studio, Azim e i colleghi hanno sottoposto un questionario a 20 donne che avevano dato alla luce un figlio dopo aver completato la terapia contro il tumore della mammella. Di queste, 10 avevano tentato di allattare il figlio al seno. A distanza di 4 anni dal parto, due donne sono andate incontro a recidive: una appartenente al gruppo di donne che aveva tentato l’allattamento al seno, l’altra appartenente al gruppo che aveva rinunciato sin dall’inizio alla poppata.

“Benché questo studio sia molto piccolo, è il secondo che abbiamo condotto a suggerire che l’allattamento al seno sia sicuro dopo una diagnosi di tumore della mammella”, spiega Hatem Azim. Dall’analisi dei ricercatori è emerso, inoltre, che oltre il 50% delle pazienti che avevano rinunciato all’allattamento al seno erano state guidate nella loro scelta dal medico. “Questa informazione enfatizza il bisogno di una consulenza appropriata per queste donne”, conclude Hatem Azim.

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