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Oltre la malattia

Da medico a paziente: vivere sotto il segno del cancro

La storia di un chirurgo che un giorno scopre di avere un tumore e deve indossare i panni del malato. Ad Oncoline, Giuseppe Perrotta racconta come si vive il tumore quando si è medici e si conoscono già molte risposte.

Dall’autobiografia all’autopatografia. Ad un certo punto, Giuseppe decide di dedicarsi alla scrittura. Così per testimoniare il suo vissuto di malattia ha scritto due libri: il primo, dal titolo «Vivere sotto il segno del cancro» (Falco Editore, 12 euro, 140 pagine) è un’autopatografia, ovvero la cronaca personale della sua esperienza di malattia, scritta in tre mesi mentre faceva la chemioterapia. In questo primo libro, fa un’analisi delle criticità del nostro sistema sanitario, quasi da infiltrato potendo vedere e sperimentare tutto ciò che non va nella duplice veste di medico e paziente. Il libro è una sorta di denuncia circostanziata di ciò che non va nella sanità italiana, in particolare nel Mezzogiorno, dove, a volte, non vengono fatte nemmeno le cose minime per garantire ai cittadini il diritto reale alle cure. Perrotta parla da malato esperto, da profondo conoscitore della realtà sanitaria, parla essendo bene a conoscenza di cosa è accaduto nella sanità al Sud in questi ultimi anni

Scoprire i lati positivi. Il secondo libro si chiama «Viaggio nella costellazione del cancro» (You Can Print, si scarica gratuitamente) ed è una testimonianza ed un invito a scoprire anche le positività del cancro per una nuova vita. Ora è appena uscito il terzo libro dal titolo «Pelle e anima» (Falco Editore, pag. 180, circa 12 Euro): sono riflessioni di un malato-esperto sul ruolo della medicina narrativa. Un libro che mette ‘sanamente in crisi’ per l’analisi critica della situazione attuale e per la volontà di recuperare una medicina più a misura d’uomo.

http://www.repubblica.it/oncologia/testimonianze/2018/01/02/news/da_medico_a_paziente_vivere_sotto_il_segno_del_cancro-185649320/

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