Souloncology

Oltre la malattia

I cinque tibetani

Fra le varie forme di esercizio mente corpo facilmente praticabili da chiunque in qualunque momento dobbiamo parlare dei “5 esercizi tibetani”.

Furono divulgati per la prima volta negli anni trenta, tramite un opuscoletto dal titolo “The Eye of Revelation” successivamente ristampato come “Ancient Secret of the Fountain of Youth” da un autore di nome Peter Kelder. L’autore, americano di nascita e grande viaggiatore, racconta di essere venuto a conoscenza degli esercizi descritti nel libro tramite un colonnello in pensione dell’ esercito britannico, che avrebbe ritrovato la salute ed una seconda giovinezza tramite il semplice sistema di esercizi insegnatogli da un lama, in un remoto monastero sull’ Himalaya. Secondo il racconto i saggi religiosi di questo monastero avrebbero scoperto una vera e propria fonte di eterna giovinezza, costituita dalla pratica quotidiana e sistematica dei cinque riti o esercizi.

Attraverso tali movimenti sarebbe possibile riallineare e regolare i centri energetici (chakras) dell’ essere umano ed ottenere così un rinnovato vigore sia fisico che mentale. Questo piccolo libro non ottenne subito un grande successo ma venne riscoperto negli anni Ottanta andando incontro stavolta ad un grandissimo favore del pubblico.
Sebbene la veridicità del racconto appaia alquanto dubbia, numerosissime persone hanno testimoniato la validità del metodo come apportatore di benessere fisico e mentale.

Esso si basa sulla pratica quotidiana ed assidua di cinque diversi movimenti, molto simili a posizioni dello yoga, abbinate ad una particolare respirazione, che contemporaneamente allungano e rinforzano tutti i gruppi muscolari.
Troviamo che, al di là delle affermazioni paranormali e sensazionalistiche, la validità dei “5 tibetani” sia nella loro semplicità di apprendimento ed esecuzione e dal breve tempo e spazio che essi richiedono per essere praticati. In tale senso, possono rappresentare un ottimo punto di partenza per avvicinarsi alle ginnastiche mente corpo in un momento tanto delicato come quello della malattia.

Sebbene essi non presentino controindicazioni particolari, ci sentiamo di sottolineare come vadano praticati con grande gradualità (come insegnato anche nel libro stesso). Questo in virtù della natura particolare di alcuni esercizi (ad esempio le rotazioni, nel primo tibetano) e del particolare tipo di respirazione. Come sempre vale la regola di informare e consultarsi con lo staff medico da cui si è assistiti.

 

Per saperne di più:

I cinque riti tibetani

I cinque tibetani non sono per tutti!

I cinque tibetani [Video]

 

 

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